Teano era la più importante città dell’alta Campania, subito dopo Capua.
Teano è conosciuta forse principalmente per l’avvenimento storico legato all’unità d’Italia, ossia l’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, in cui con la famosa frase di Garibaldi, nell’ottobre del 1860 avrebbe detto al Re “obbedisco”, incontro che rappresentava la fine della spedizione e l’oggettivo asservimento alla casa dei Savoia, deludendo le aspettative di chi auspicava la fondazione di una repubblica meridionale.
Un luogo che stupisce anche per i suoi resti antichi, prima Sidicini – nome del popolo autoctono – e poi Romani e mette a disposizione del turista uno stupendo Museo Archeologico ricco di opere uniche nel loro genere, che colpisce molto l’immaginazione del visitatore per l’abilità degli artigiani del tempo.
Quello che colpisce di più comunque è il Teatro Romano, sia per la maestosità sia per lo stato di conservazione, è uno dei più grandi Teatri del mondo romano, la Cavea raggiunge il diametro di 85 metri, l’edificio scenico raggiungeva i 24 metri ed era decorato con colonne gigantesche, statue e marmi pregiati. Sullo sfondo del Teatro sorgeva poi il tempio dedicato ad Apollo. Buona parte del materiale rimasto del teatro si trova all’interno del Museo Archeologico.