Quello di Minturno è un piccolo borgo storico che sorge in provincia di Latina, dove la storia antica affiora ancora oggi dalle strutture moderne, appena sotto la superficie, pronta ad essere scoperta da chi condivide un sincero sentimento di curiosità e meraviglia.
La nascita di Minturno è legata indissolubilmente alla morte dell’antica Minturnae romana, i cui resti ancora si possono ammirare presso l’area archeologica sulle sponde del fiume Garigliano. Quando Minturnae scompare i suoi abitanti, come a voler conservare parte delle loro tradizioni, si porteranno dietro i marmi preziosi che contribuiranno a costruire il primo abitato, il cui cuore pulsante è la Cattedrale di San Pietro Apostolo, un piccolo gioiello ricco di arte, punto di fusione di vari stili e la cui piazza era probabilmente un importante luogo di incontro della città medioevale.
Altro luogo di grande importanza è il Castello, edificato a protezione del borgo e della chiesa, mirabile baluardo che ospitò principi normanni, conti dell’Aquila, la potente famiglia Caetani, fino ai Gonzaga e per ultimo i Carafa. Prossima al Castello è la piazza col belvedere dal quale si possono ammirare le isole e Gaeta con il suo bellissimo golfo.
Nei vicoli di Minturno, fra le scalette e le stradine strette, si respira ancora l’aria dell’antico, delle sue grandi fortificazioni e delle ricche chiese, dove oggi sorgono piccoli ristoranti che ancora conservano la tradizione dell’ospitalità locale.
Ultimo luogo da visitare sicuramente è la chiesa dell’Annunziata che, nonostante i grandi danni subiti nel corso dei secoli, conserva ancora nell’abside alcuni bellissimi affreschi attribuiti a Roberto d’Oderisio, uno dei massimi esponenti della pittura napoletana del trecento, il cui stile subisce sicuramente l’influsso di Giotto.